La linea Agrigento bassa .- Porto Empedocle (ex capolinea della “Roccapalumba – Porto Empedocle) costituiva, fino al 1976, il primo tronco della ferrovia a scartamento ridotto per Castelvetrano. Nel 1951 per permettere alle automotrici Raln60 di raggiungere il capoluogo, fu aggiunta una terza rotaia. Il servizio viaggiatori fu sospeso nella primavera del 1976 e la linea venne declassata a raccordo. A nulla sono valsi nel tempo i tentativi di riaprire all’esercizio questa splendida ferrovia che taglia il parco archeologico di Agrigento. Negli ’80 il tracciato fu interamente elettrificato dalla FS; negli anni ’90 si esaurì quasi del tutto il già esiguo traffico merci e la stazione di Porto Empedocle si trasformò in un grande cimitero ferroviario dove venivano accantonati carri demolendi. Nell’estate del 2001 si sperimentò la riapertura della linea al traffico passeggeri ma fu un insuccesso. Da allora la ferrovia viene utilizzata soltanto la prima decade di febbraio, in occasione della Sagra del Mandorlo in fiore, e, assai raramente, da treni turistici organizzati. 

 

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